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Roberto De Luca: Sulla rampa della discordia di Amantea 18-09-2013 |
Sulla rampa della discordia, vorrei essere ottimista come fa Geppino Vetere (per non perdere consensi, gli amministratori saranno tanto furbi da non portare avanti il progetto) ma ritenendo che fra le caratteristiche degli amministratori siano presenti l’orgoglio e la presunzione – e la non accettazione delle critiche e dei suggerimenti – sono più propenso a pensare che, purtroppo, la piazzetta (non prestissimo, come si conviene a tutte le opere che si realizzano sul nostro territorio…) sarà occupata, a vario titolo, da automezzi.
Non voglio aggiungere altro alle tante critiche e buoni consigli agli amministratori pubblicati su “webiamo”, ma su una cosa non riesco a stare in silenzio. Rilevo, infatti, dalla lettura della delibera di giunta una questione che offende l’intelligenza di chi legge: la motivazione che dovrebbe giustificare la deliberazione. Viene affermato che tale opera servirebbe a continuare “processi di riqualificazione all’interno del centro storico” nonché a migliorare la vivibilità “ senza dimenticare dell’accesso per le persone diversamente abili”. Ancora in maniera più esplicita, Antonio Cima riporta che “le motivazioni ufficiali dell’Amministrazione sarebbero: l’abbattimento delle barriere architettoniche per consentire ad una ambulanza di arrivare nello spiazzo su via Cavour”. Con questa rampa, in pratica, l’ambulanza “guadagnerebbe” una diecina di metri rispetto alla situazione attuale (semprechè la “piazzetta” sia libera dall’ingombro di altri automezzi!). Questo motivo di giustificazione, che non mi convince nella maniera più assoluta, ritengo sia offensivo per quei cittadini che vorrebbero fruire nel migliore dei modi delle risorse del territorio ereditate dal passato e che auspicano un miglioramento del servizio offerto alle persone con disabilità. Infatti, perseguendo la logica di avvicinare quanto più possibile l’ambulanza alla persona che deve utilizzarla, dovremmo dotare ogni palazzo a più piani di un montacarichi in grado di trasportare una lettiga a livello della strada!
In definitiva, vorrei essere anch’io ottimista (ritenendo che gli amministratori facciano realizzare solo un’efficiente passerella per lettighe e carrozzelle senza intaccare le proprietà di quei luoghi) soprattutto confidando sulla razionalità del politico che dovrebbe evitare, nella prossima campagna elettorale, un facile attacco degli avversari che gli farebbe perdere, forse, qualche consenso. E se proprio la rampa per gli automezzi dovesse essere realizzata propongo di ri-nominare lo spazio, a parziale risarcimento, come piazzetta “Del popolo offeso”.
Amantea, 18 settembre 2013
Roberto De Luca
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