ASPIRAZIONI POPOLARI di Salvatore Veltri 22-12-2012
In un tempo dove anche il più semplice e più rispettoso dei cittadini viene travolto dai processi di disfacimento delle caste del potere politico – finanziario, dai processi espansivi delle multinazionali, da tagli sulla sanità pubblica e da tagli su pubblico impiego “purtroppo non selettivi” da una pressione fiscale che uccide le realtà delle piccole e medie imprese del territorio, dove politici e amministratori si sottraggono ai dibattiti politico culturale e/o politico sociale dove la politica si allontana sempre di più da quei giovani che non vogliono sottrarsi dalla voglia di costruire un futuro, da quei giovani che cercano quello scatto di reni che dia vita al proprio paese o territorio, ecco imperare da oltre un ventennio una insistente e sapiente regia mediatica che crea confusioni tra servizi pubblici e servizi privati solo per giustificare e supportare scelte scellerate fatte da Amministratori Parlamentari e Ministri facendo così ricadere colpe e pregiudizi su i piccoli fornitori di questi, distogliendo l’attenzione da chi assumeva e gestiva le decisioni e le pesantissime conseguenze delle stesse, provocando danni devastanti nel quotidiano del cittadino; Scuola, Sanità, Trasporti, Assistenza, Previdenza, Sicurezza, Comunicazioni, Ricerca, Tutela Ambientale, servizi di ogni natura e genere sono stati drasticamente ridotti a favore di chi? Della comunità? Non direi visto che le vittime delle scelte fallimentari sono ricaduti e continuano a ricadere sempre sugli stessi poveri cittadini che Benigni li ha ben definiti “ poveri ma tanti!!!!!!”.
Sempre Benigni ha affrontato la sfida dei padri costituenti, per un piccolo lasso di tempo ci ha miniato l’anima della Costituzione, raffrontandola con la le Tavole dei Dieci Comandamenti dove sono più tanti i dinieghi che gli assensi, per un attimo ci ha ricordato che "E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto, la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese". Art.3 della Costituzione, tale articolo racchiude un concetto cosi grande che ognuno di noi ha paura ad affrontare, ma come comunità abbiamo un’ arma infallibile che ci affianca il voto democratico. Ma Benigni non ha avuto tempo se no avrebbe affrontato in maniera più approfondita un altro Art. il 53 "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività." Due articoli che se venissero appresi e resi propri dai politici risanerebbero il debito pubblico italiano. Ma a noi la Costituzione la dovuta leggere un comico……. Non pensate anche voi come me che questa la dice lunga? Nelle scuole se né parlato solo il 17.03.2011, in occasione del 150° dell’Unità di Italia e poi? la tanta temuta Educazione Civica pilastro fondamentale della Convivenza Civile è stata abrogata nelle scuole dal 2007 a favore di cosa? di chi?
Ma chiudiamo in bellezza…… queste meritate vacanze per molti di noi scivoleranno nella serenità, nelle gioie familiari e nei più bei sogni che vogliamo augurarci, per qualcuno forse non sarà proprio così, saranno un continuo rincorrere nella ricerca di consensi, nella ricerca di ipotetiche e false promesse da propinarci, un rincorrere verso la più improbabile coalizione da sventolare, il rincorrere uno Status Quo non più proponibile e solo per rimanere a galla. Ma noi non ci staremo…… ALLA NOSTRA E……….
AUGURI DI BUON NATALE
SALVATORE VELTRI