Amantea spiazzi, piazze, larghi: Rione e Piazza Calavecchia |
Amantea - Il Rione e la piazzetta della Calavecchia
A girare per Amantea, sia nel borgo antico che nella marina, se ne apprezzano di cose belle: chiese, palazzi, portali, vicoli, spiazzi, grotta, castello, torri, giardini, spiagge, scogli, fondali, vetrine, ecc.
Bisogna farne di cammino per vedere tutto, fermandosi ogni tanto nei vari spiazzi esistenti. Agli amanteani dell’antichità bisogna essere grati mentre verso quelli del 20° secolo, va detto, un piccolo risentimento lo nutriamo: pur avendone ampia possibilità non hanno creato una vera piazza. Cosa che hanno fatto i paesi del comprensorio inclusa la frazione di Campora S.G.
Lo spazio che più evidenzia i connotati della piazza è quello della Calavecchia. Gli amanteani di ciò sono ampiamente convinti tant’è che quasi tutte le manifestazioni con valenza culturale si svolgono in tale ambito che lega la zona marina (Taverna) al centro storico (Piazza o Chjazza).
Il quartiere Calavecchia è, fuor d’ogni dubbio, una eccellenza dell’urbanistica di Amantea.
Su tale rione va fatta una giusta riflessione e, probabilmente, una revisione terminologica e toponomastica.
Questo spazio cittadino, stranamente, non viene mai citato e annoverato come facente parte del centro storico mentre viene inclusa in Amantea antica la parte che va dal municipio fino al Calvario del Carmine che, costruita negli ultimi 150 anni, è considera centro storico solo per la contiguità con Paraporto.
Nelle “Carte” antiche (come nello schizzo allegato di recente realizzazione) si osserva chiaramente che l’area della Calavecchia, oltre alla insenatura da cui deriva il nome, era, inevitabilmente, anche agglomerato urbano connesso alle attività marinare locali e dei marittimi di passaggio.
Ne consegue che questa parte cittadina fosse strettamente correlata a Paraporto dal Fossato e da passaggi lungo le antiche mura di cinta (il prefisso para ciò conferma).
Per quanto sopra evidenziato la Calavecchia, a pieno titolo, fa parte del reale centro storico, certamente più della Chjazza dal municipio verso est.
Nella modernità, con il mare arretrato di 500 metri, l’antico approdo è diventato rione con al centro la più bella piazza amanteana che ospita: concerti, danze, raduni, processioni, mostre, mercatini, convegni, promo libri, teatro, intrattenimento.
Pur essendo adiacente alla zona commerciale la Calavecchia ha oggi una irrilevante presenza lavorativa nel commercio e nell’artigianato, ma la sua storia è intrisa di figure che hanno riempito le romanitiche pagine dei mestieri e delle botteghe.
A tal proposito si allegano i racconti della storia dei calavecchioti degli ultimi sessant’anni.
Antonio Cima 19-08-2013
Calavecchia, grafico del XVI sec.
Calavecchia, un quartiere, una casa
Calavecchia, storia degli altarini di S.Antonio
Calavecchia non solo artigiani, ma anche commercianti”
Calavecchia, ragazzi di un tempo
Calavecchia, le nonne raccontavano
Calavecchia, le ragazze giocavano a far la mamma
Calavecchia, un quartiere per casa,un giuoco per sopravvivere:”Sperjimento”
1- i commenti sono sottoposti a restrizioni
2- sono consentiti commenti su soggetti e fatti pubblici
3- saranno esclusi commenti e citazioni impropri di persone e ambiti privati
4- saranno escluse citazioni irridenti o non rispettose di commenti altrui
5- saranno esclusi commenti senza rilevanza di tema
6- è ammessa la forma satirica esclusivamente in relazione a contenuti pubblici
7- solo i commenti che la redazione riterrà conformi a quanto sopra saranno pubblicati