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Amantea – Studenti, docenti e personale amministrativo di ITC “Mortati” e ITIS hanno ricordato lo studente Vincenzo Piccolo della 4a Itis tragicamente scomparso - Corteo per le vie cittadine e rito nella chiesa di S.Bernardino 04-02-2014 |
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Quando il prof di Vincenzo mi ha chiamato, dicendomi della manifestazione finalizzata ad un messaggio di vita per gli studenti, ho subito condiviso le motivazione aggregandomi a sostegno del fine evidenziato.
In quel martedì piovoso tutti gli studenti si sono raggruppati nello spazio antistante l’Itis procedendo verso la chiesa di San Bernardino, luogo scelto per il rito religioso.
A causa della pioggia intermittente il percorso è stato limitato a via Dogana, via Margherita e su per via Nazionale fino a S.Bernardino.
I 600 palloncini portati dagli studenti di Itc “Mortati” e Itis di per se hanno rappresentato le motivazioni giovanili che si sono compiutamente espresse in quel volo simbolico sul sagrato della chiesa. continua dopo le foto
Un corteo composto, pienamente condiviso dai cittadini incrociati lungo le vie di Amantea.
Nella chiesa affollatissima, tanto da non poter contenere tutti i partecipanti, tra gli aspetti religiosi e quelli civili, si sono alternate persone e fasi che hanno dato un forte senso simbolico all’evento che ha catturato il sentimento e accresciuto la consapevolezza dei ragazzi presenti.
Il Dirigente scolastico dell’Istituto, nel suo intervento, ha ricordato agli studenti quante motivazioni ci sono per vivere. Ha poi aggiunto che si attiverà affinchè l’ITIS venga intitolato a Vincenzo Piccolo. La pratica richiederà impegno e tempo.
Quelle foto di Vincenzo in mano ai genitori e a due compagni, quel telo con su scritto “DAGLI VITA” non saranno facilmente dimenticati da chi nella navata di S.Bernardino ha vissuto quei momenti.
A volte capita, lungo il percorso di una famiglia, di trovarsi di fronte a imprevedibili e incomprensibili buchi neri. Il tragico e innaturale evento, caduto addosso allo sfortunato Vincenzo e alla famiglia, deve essere un monito per tutti i coetanei del compianto giovane. Anche quando la strada sembra colma di pietre e ostacoli c’è sempre modo di appoggiare un piede, poi l’altro e così via, procedendo il cammino, comunque sia, confidando in una andatura migliore.
Certamente il messaggio che arriva da questa giornata potrà far riflettere altri giovani in momenti di eventuale disagio; questo aspetto positivo non occuperà quella sedia vuota nella casa dello sventurato ragazzo, ma sarà una motivazione per i genitori rendendo, necessariamente, contigua alla vita la prematura scomparsa Vincenzo.
Antonio Cima 05-02-2014
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