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Amantea, Comitato Lungomare. Avviata la sottoscrizione della petizione con la quale chiede l’annullamento della delibera di devoluzione del finanziamento. Viene ribadita la necessità di un ammodernamento del lungomare con il progetto già compreso nella pratica di finanziamento. |
Dopo la presentazione del nuovo soggetto sociale, avvenuta lunedì 20 aprile 2015 nella sala consiliare, il “Comitato Lungomare” di Amantea avvia la fase organizzativa dichiarata.
Il primo atto è la raccolta di firme per una petizione di annullamento della devoluzione del finanziamento per la ricostruzione del lungomare.
Il prossimo fine settimana gli attivisti allestiranno un banchetto di raccolta di firme in vari punti:
sabato 25 aprile dalle ore 17 in via Margherita tratto marciapiede banca Carime;
domenica 26 aprile dalle ore 15 sul lungomare (zona Lido Azzurro) e dalle ore 18 in via Margherita tratto marciapiede banca Carime.
Saranno mostrati elementi illustrativi e saranno presenti esponenti per qualsiasi approfondimento sulle finalità associative.
La notizia della presenza sulla scena cittadina della nuova organizzazione ha suscitato un rilevante interesse in ogni contesto della società amanteana.
Ai moltissimi consensi espressi sulle finalità dell’iniziativa si sono accodate, come sempre in questi casi, voci dubitative su presunti condizionamenti politici e sul perché sia stato proposto quel progetto di lungomare.
Da parte del comitato non v’è alcun problema a trattare i due interrogativi, anzi li considera aspetti che avvalorano le motivazioni associative.
Il dialogo tra gli esponenti del comitato è stato avviato da tempo; varie realtà cittadine sono state coinvolte con successive adesioni di spicco (vedi comunicato sulla presentazione).
Quotidianamente arrivano dal tessuto sociale cittadino interessamenti verso il neo comitato.
In fase costitutiva ciò che ha trovato unanime riscontro è stata la decisione di fare spazio a chiunque avesse a cuore le sorti di Amantea indipendentemente dalla collocazione sociale e politica.
In una logica di totale apertura sono confluite associazioni e persone da vari percorsi imprenditoriali, professionali e politici con il solo intento di remare nell’unica direzione indicata dal comitato.
La specificità di questa iniziativa è pensare positivo ed operare per un obiettivo sociale da tutti riconosciuto. Vi sarà un continuo dialogo con cittadini e amministrazione comunale che su tale obiettivo accomunerà certamente le aspettative dell’intera comunità amanteana.
Per quanto riguarda il progetto sul lungomare che è stato indicato dal comitato, occorre togliere alcuni veli che confusi detrattori stendono lungo il cammino.
Ripercorriamo velocemente l’iter che si è concluso con la richiesta di mutuo per il lungomare.
Le precedenti amministrazioni comunali hanno cominciato fin dal 2007 ad interessarsi al rinnovamento dell’importante struttura marina. Vari passaggi successivi nel 2008, 2009 si sono conclusi nel 2011 con la richiesta alla Cassa Depositi e Prestiti dei 2,5 milioni per la ricostruzione del Lungomare.
Una richiesta di finanziamento necessita di una condicio sine qua non per concretizzare un mutuo per opere pubbliche, ovvero l’esistenza di un progetto dell’opera che si vuole edificare.
Le precedenti amministrazioni si sono rivolte a professionisti amanteani per dar vita ad un progetto di rifacimento dell’opera già esistente da circa trent’anni.
E così è nato quel progetto, mostrato e indicato dal comitato, che dal 2011 è nei cassetti del comune ed è parte integrante della richiesta di finanziamento.
Il comitato non ha fatto altro che accendere un faro su un contesto già noto, deciso in ambito amministrativo, a sottolineare la propria condivisione della volontà originata nella casa comunale.
Quel progetto non nasce nel comitato, ma è figlio legittimo dei governi cittadini.
Il comitato si sta semplicemente adoperando a sostegno di decisioni amministrative e non in contrapposizione.
Ovviamente, quando la maggioranza deciderà di annullare la devoluzione del finanziamento per avviare la realizzazione del progetto originario, sarà suo compito determinare il da farsi perché solo alle Istituzioni è demandata la funzione ineludibile delle decisioni amministrative e non ai comitati.
Antonio Cima (incaricato alla comunicazione)
Amantea 23-04-2015
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