Nei luoghi del Pollino con l'Auser di Amantea Altomonte nel borgo, S.Sosti al Pettoruto, S.Agata d'Esaro con la storica sagra delle castagne |
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La diversificata ricchezza territoriale della Calabria offre in ogni stagione specificità che connotano alcune zone e alcune località in particolare. E’ tempo d’autunno con vino, funghi e soprattutto castagne.
Un po ovunque in Calabria si dedica spazio al questo frutto che negli ultimi anni non è stato esente dall’aggressione parassitaria.
Dappertutto si attivano per la sopravvivenza delle piante con risultati che garantiscono una sofferta continuità.
Il territorio che da tempo si distingue maggiormente nel settore è il fronte ovest della vallata del Crati, dalle zone del Pollino meridionale da Acquaformosa fino al Parco della Caloria.
In particolare San Donato di Ninea, Sant’Agata d’Esaro e Fagnano Castello.
Quest’anno è stato scelta Sant’Agata e con l’Auser è stato organizzato un giro nella zona sabato 12 novembre, giorno della 42ª Sagra, la più antica della Calabria.
La sagra è stata visitata nelle prime ore serali, anticipata da una visita al santuario del Pettoruto a San Sosti e da un giro turistico ad Altomonte in mattinata.
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Nel gioiello architettonico del Parco del Pollino una guida turistica ci ha condotti, combattendo con vento e pioggia, in lungo e largo tra monumenti, palazzi, musei, chiese.
Più di due ore è durato il giro che ha affascinato gli interessati amanteani ammirati dalla consistenza artistica del piccolo centro collinare. Ne è seguito un commento diffuso in cui è emerso il rammarico di non poter disporre di una simile consistenza ad Amantea.
Antonio Cima 15-11-2016