Gl’insopportabili eccessi del copia-incolla un vecchio articolo di Antonio Cima |
Con il passare del tempo il linguaggio cambia pur rimanendo i contenuti e perseverando i comportamenti.
Il Foscolo annotò la predisposizione di Monti definendolo «Gran traduttor dei traduttor d'Omero» che non è esattamente un copia-incolla, ma (secondo Foscolo) è vicino di casa.
Il “reato” di copia-incolla è il flagello dell’era informatica stratificata.
Vari settori ne risentono. In questi giorni la cronaca giudiziaria mondiale riporta i processi che coinvolgono Apple e Samsung circa la clonazione in ambito tablet/smartphone.
Il fenomeno del copia-incolla riguarda in modo rilevantissimo il settore dell’informazione con ampie diversificazioni di modi e ricorrenze.
Non è abituale tra testate della carta stampata per gli elevati rischi di ritorsioni giudiziarie e d’immagine.
L’ambito di maggior coinvolgimento è l’informazione territoriale web e le pagine locali delle testate di contesti ristretti (provinciali o regionali).
Un fenomeno diffusissimo in tutto il mondo è quello dei siti territoriali che producono pochissimo considerando il rilevante impegno a seguire gli eventi locali e di circondario. Tali siti, insieme al poco che riescono a produrre, fanno oculata selezione sul web di ciò che potrebbe interessare i loro lettori “annettendo” le pagine scelte.
Considerando che ciò avviene in prevalenza su siti privi d’interesse materiale si può tollerarlo ritenendolo un ampliamento divulgativo di una notizia, pur valutando il fatto un peccato veniale.
Non si può invece tollerarlo (in nessuna latitudine e longitudine planetaria) quando del lavoro fatto da un sito se ne appropria qualcuno (senza autorizzazione ne citazione) con giovamento economico personale.
Tralasciando gli aspetti della legalità (difficile da attivare), è una meschinità e una bassezza deontologica.
Nel linguaggio popolano amanteano una invettiva gergale recita “a tilaru abbijatu ci tesse na crapa” ch’è d’uopo esplicitare.
Le fasi di filatura della lana con un telaio sono alquanto facili; la parte decisamente complessa è la fase di approntamento e di avvio del lavoro.
Una volta impostato il telaio la tessitura la potrebbe fare anche una capra.
Mutatis mutandis, lana con articolo…intelligenti pauca.
Antonio Cima 24-08-2012
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