Ha dittu ‘a televisiona, è desciutu supr’u giornalu Concetti acquisiti e perpetuati istintivamente che "nobilitano" la notizia |
Con il termine imprinting si definisce quel fenomeno di predisposizione all’apprendimento nel cosiddetto periodo critico; le facoltà critiche acquisite in tale ambito temporale restano a lungo, a volte per sempre, e determinano i comportamenti.
Ciò avviene anche sulla valutazione delle notizie diffuse da organi d’informazione.
Probabilmente le attuali giovani generazioni e quelle a seguire (nate e cresciute con Internet) agiranno diversamente, ma quelle nate durante la scolarizzazione di massa e con la televisione hanno sviluppato una forma di sudditanza verso i due organi d’informazione con i quali sono cresciuti: giornali e televisione.
Una notizia diffusa da questi due organi assume (non per tutti ovviamente) una valenza di veridicità implicita: ha dittu ‘a televisiona, è desciutu supr’u giornalu.
In particolare il giornale ha l’ulteriore fascino di consentire la facile conservazione del ricordo e la prova fisica della “notizia verità”. La carta stampata stimola una empatia verso gli articoli che riguardano la propria persona elevandoli a "feticci" da conservare e "venerare". Ciò avviene indipendentemente che scriva un grande del giornalismo o un generico articolista.
Spesso associazioni, politici, organizzazioni di vario tipo, scrivono un articolo, lo inviano al giornalista di zona che lo fa suo, e, quando esce la notizia, l'autore del testo compra il giornale e conserva orgogliosamente e gelosamente l’articolo, che di suo pugno ha scritto, mostrandolo all'occorrenza.
Racconto un aneddoto illuminante sul fascino del giornale.
Un pò di tempo fa ebbi modo di fare una particolare riflessione sul territorio trasformandola in articolo che accompagnai con varie foto. Il giorno dopo un giornalista della carta stampata mi chiese se potevo “girarglielo”. L’indomani l’argomento uscì su due giornali: su quello concordato e su un altro che non disdegna "ispirarsi” a Webiamo.
Ciò avviene con ordinaria ricorrenza, niente di male. Veniamo alla cosa strana.
Nella notizia entravano di riflesso alcuni tipi di strutture del comprensorio.
In tarda serata mi chiamò un amico chiedendomi se avessi uno dei due giornali. Gli risposi di no visto che l’informazione la seguo solo in TV e su Internet. Gli domandai il motivo, mi rispose che si trattava di un articolo che riguardava il settore di sua competenza.
Capii che stava parlando del mio articolo postato su webiamo e "riverberato" sui giornali. Gli dissi come stavano le cose e che gli avrei girato articolo e foto. Parlammo di varie cose; prima di salutarmi mi chiese in quale locale potesse trovare uno dei due giornali visto che le edicole avevano completato la resa: capii … è desciuto supr’u giornalu..
Gli elencai i quattro bar di Amantea che comprano, uno o entrambi, i giornali di cui trattasi.
E’ una persona di qualità e saprà certamente adattarsi quando, presto, l'informazione sarà dematerializzata.
Antonio Cima 24-03-2013
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